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DOCENTI DI RELIGIONE

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Perché un'ora di religione a scuola?

Mi rendo conto di quanto sia importante l’insegnamento della religione a livello scolastico. Spezzo ancora una lancia per dire che la scuola non aiuta l’allievo a crescere nella fede. Questa crescita  è fatta in parrocchia attraverso la catechesi in ordine alla conoscenza della bellezza della fede cattolica e in ordine all’incontro con Cristo nei sacramenti.
A scuola – ed è da vent’ anni che a Giubiasco è così -  si cercano le valenze della presenza religiosa sul territorio e si aiuta l’allievo a "far girare il cervello", nella ricerca, nella visita a monumenti, a sculture esposte sulla piazza, per giungere alla considerazione che da sempre la persona ha cercato qualcosa di profondo nella vita e si è messa in relazione con la Trascendenza.

Dentro il percorso dei vari anni scolastici e nei programmi della scuola d’obbligo l’allievo è portato alla convinzione che c’è un profondo nella persona dell’umano. Le persone di ogni cultura hanno sentito il bisogno di una persona che accogliesse le tematiche e le gioie, ma anche le angosce. Ogni persona e ogni cultura hanno avuto modi diversi per cercare il modo per farsi amare dalla Trascendenza.
Le culture dei popoli hanno compiuto preghiere e sacrifici, hanno costruito templi degni dell’arte più consona all’identità della divinità. Gesù Cristo ci ha fatto conoscere un Dio padre di tutti, che vuole che ogni uomo cresca e si realizzi stabilendo rapporti d’amore fraterno.
Ogni cuore umano che sia sensibile al fratello che gli vive accanto sente la necessità di solidarietà e servizio nei momenti difficili della storia.  Sia stata la fame o la guerra, la carenza di raccolto o la solitudine tutte queste situazioni hanno bussato al cuore delle persone. Partendo da questa lettura l’allievo è aiutato a divenire cittadino solidale.
Il Vangelo di Cristo porta anche in questo argomento un’acqua fresca e nuova chiedendo di servire per essere dei grandi nella vita e assomigliare a Dio che ama in modo gratuito. Insegnare la religione nella scuola porterà l’allievo a domandarsi:  perché sono venuto al mondo? E a chiedersi: quale senso ha la vita?  Ci sono innumerevoli richiami alla libertà. Ogni città ha monumenti a persone che si sono sacrificate per la libertà. La vita dell’allievo porta in sé un grande desiderio di libertà, non fosse altro che un richiamo alla propria identità diversa da quella dei genitori.
Anche sulla libertà le classi, anche delle elementari, potrebbero elaborare un percorso. Si valorizza la storia del passato. Si vedono le ansie per la perdita di libertà. Si legge dove la costrizione è libertà o distruzione. Si potrebbe parlare della libertà intesa come scelta di ciò che è veramente costruttivo per giungere alla libera scelta dei valori della vita.
Tra tutti i valori ci potrà essere la ricerca di Dio e, dunque la scoperta del rispetto della libertà religiosa di ogni persona che ha un suo particolare modo di giungere alla Trascendenza.
Porto soltanto questi spunti per dire come è bello aiutare le persone a essere capaci di ragionare, pensare ed esprimersi su questi valori, senza lasciarsi prendere dall’effimero della vita quotidiana, dalla pubblicità o dalle strade proclamate di facile vittoria.

(a cura di don Angelo)


 

P R E S E N T A Z I O N E
Chi siamo


I DOCENTI DI RELIGIONE

Mons. Pier Giacomo Grampa illustra bene quali sono i compiti dei docenti d’istruzione religiosa:
"A scuola vengono offerte informazioni e presentati dati obiettivi per conoscere la storia, la civiltà, le tradizioni, i linguaggi, le celebrazioni rituali e la fioritura artistica che discende dal vissuto religioso di questo paese che, nella sua maggioranza, è cattolico; ma non manca neanche la presentazione di un orizzonte religioso più vasto, a partire da altre tradizioni che sono nate in altre parti del mondo e si sono rese presenti anche da noi attraverso il fenomeno più recente delle migrazioni di vari popoli.
Si tratta perciò di un insegnamento primariamente attento alla nostra identità storico culturale specifica (condizione essenziale per poter dialogare alla pari con tutti), ma sensibile e rispettoso anche verso le diversità che vanno nascendo, facendo sì che nella scuola di tutti si riceva un'adeguata informazione e formazione per dar vita ad una società pluralista dove le diverse religioni non devono rappresentare il muro delle incomprensioni e delle divisioni bensì concorrere insieme per realizzare gli aneliti fondamentali di ogni essere umano: la libertà, la giustizia, la solidarietà, la tolleranza, la pace."


Da queste considerazioni, risulta quindi comprensibile come a scuola non si educhino più i bambini al culto religioso e alla vita di fede cattolica.
E’ altresì comprensibile che a scuola gli allievi non vengano più preparati o convocati per la celebrazione dei Sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Prima Comunione e Cresima) perché questo è compito specifico dell’attività catechetica della Parrocchia.

Per quanto riguarda la Scuola Elementare va rilevato come, dall’anno scolastico 2011/2012, è entrata in uso la nuova guida programmatica per l’insegnamento. Si tratta di un compendio delle diverse tematiche da trattare nelle cinque classi di S.E. e che "qualsiasi docente operante nelle scuole elementari del Canton Ticino deve considerare come il programma ufficiale d’istruzione religiosa cattolica vigente a partire dall’agosto 2011, dunque sostanzialmente normativo per chiunque intenda essere docente di questa materia nelle scuole elementari esistenti nel Canton Ticino. Certamente quello che è presentato in questo testo non è una serie di "ricette" onnicomprensive e preconfezionate che siano soltanto da applicare in classe. Tutto quanto vi compare rimane pur sempre uno strumento, che esige, come e più di qualsiasi altro testo scolastico, l’azione protagonista del docente" (Prof. Don Rolando Leo, direttore UIRS).


Durante l’anno il nostro gruppo si impegna a svolgere lezioni settimanali in orari e giorni stabiliti dai diversi Istituti scolastici, a partecipare alle riunioni del collegio docenti e ad offrire collaborazione in occasione delle feste di chiusura, di uscite scolastiche, ecc.
È altresì priorità dei singoli membri del gruppo partecipare ai corsi di aggiornamento e formazione continua proposti dal DFA (Dipartimento Formazione e Apprendimento) e dall’UIRS (Ufficio Istruzione Religiosa Scolastica).


CHI SIAMO E
COSA FACCIAMO

Il Gruppo dei Docenti di Istruzione Religiosa è formato dalle seguenti persone attive nelle relative scuole:

Scuola Elementare Giubiasco don Filippo
Maripina Pellandini
Rita Piemonte
Alda Scossa-Baggi


Scuola Media Giubiasco
don Juan Pablo

Scuola Elementare Pianezzo don Juan Pablo

Scuole speciali del locarnese e del bellinzonese
Gianna Saldarini

 

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