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A T T U A L I T À
Cosa stiamo facendo
La Fraternità della Carità
Il gruppo della Fraternità della Carità ha i suoi incontri una volta al mese con il diacono don Giorgio che offre ai partecipanti una meditazione sul tema della carità. Quando i partecipanti si incontrano si scambiano i ruoli riguardanti la visita nei diversi quartieri del paese. Qualora vi fossero nuove persone da visitare si incaricano di stare loro vicini.
In un incontro destinato alla socialità e alla carità nella parrocchia ho avuto modo di presentare il nostro progetto di "festa per la vita" che è lo scopo della Fraternità della carità. Quando si fa visita ai malati è per portare loro un porzione di vita fatta di contatto e di racconto. Si racconta del loro passato allo scopo di valorizzare la persona che ha faticato sia nella professione che nelle vicende della famiglia. La vita diventa storia per chi ha la gioia di giungere alla vecchiaia e la storia diventa esperienza e saggezza.
Chi visita le persone anziane dovrebbe essere maestro nel lasciar emergere tutte quelle sfaccettature della vita che creano autostima e coraggio per vivere nella vecchiaia. A volte la malattia o l’infermità danno tonalità di scoraggiamento. Chi visita il malato deve anche essere in grado di dare valore alla presenza della persona, anche se sofferente. La fede infatti insegna che le sofferenze, unite a quelle di Cristo, trovano un colore di redenzione e di perdono per chi soffre e per i suoi familiari, oltre che per tutta la cristianità.
La festa del compleanno dovrebbe essere motivo di gioia per tutti i familiari ed è festa per il traguardo raggiunto. È necessario esprimere con la festa il traguardo raggiunto, perché è come fermarsi sul pianerottolo della rampa delle scale per prendere coraggio allo scopo d’affrontare la rampa che segue.
La visita ai malati è anche un modo per socializzare e portare la vita e la vitalità della comunità. Chi infatti partecipa alle domeniche e alle feste potrà raccontare come il Signore parla alla comunità e quali meraviglie di Dio la comunità ha saputo vedere e ammirare. Non c’è il tempo per i pettegolezzi. Non c’è tempo per stare al gioco di continua a piangersi addosso, come fossimo incapaci di speranza.
La Fraternità della Carità rende visita anche agli ospiti di Casa Aranda, dove celebra ogni anno un incontro di preghiera. Celebriamo con gli Ospiti il sacramento dell’Unzione dei malati e ogni anno nella stessa data alle ore 15.00 in chiesa parrocchiale la Fraternità guida la comunità a partecipare all’Eucaristia e al sacramento dell’Unzione dei malati anche in parrocchia.
La Fraternità della Carità ha anche lo scopo di preparare la propria vecchiaia e l’inserimento della Terza Età nelle dinamiche sempre nuove che l’epoca storica propone. Sul territorio vi è un tessuto di socialità che spazia dalla Culla S. Marco, al Centro Diurno della Fondazione Vita Serena, dalle attività sociali del Comune fino all'esperienza educativa dell'Istituto von Mentlen.
Vi è inoltre la tematica delle responsabilità che i genitori affidano ai nonni; la partecipazione alla vita culturale sul territorio (mostre e concerti, esposizioni e conferenze a tema). Sono tanti tasselli del mosaico della socialità e tutte queste attività meritano certamente una valorizzazione nel corso dell'anno liturgico.
Purtroppo l’anzianità di molti membri della Fraternità non permette sempre tutta questa attività. Attendiamo persone giovani che abbiano il coraggio di affrontare e di condividere questa bellissima avventura di servizio.
P R E S E N T A Z I O N E
Chi siamo
IL GRUPPO FRATERNITÀ DELLA CARITÀ
Il mio logo:
il girasole, detto anche Helianthus, da Helios, il nome greco del sole. Questo fiore segue sempre il sole, rivolgendo la sua corolla sempre verso questo astro. Da qui il significato di "girasole" cioè di "seguire sempre la luce". Simboleggia beatitudine e riconoscenza verso l’astro che gli permette di vivere. E’ portatore di un messaggio positivo in quanto incita a seguire la luce, che metaforicamente vorrebbe dire di seguire sempre il meglio, porsi sempre nuovi obiettivi da raggiungere, senza mai guardare il peggio che questo mondo, in generale, e l’umanità offrono ai nostri occhi.
Il fiore del girasole, considerato portatore di gioia e allegria proprio per la sua grande infiorescenza che sembra sorridere, per il suo colore giallo acceso, brillante e splendente proprio come un piccolo sole che illumina e comunica calore, per noi rappresenta un fiore semplice ma tosto, con un grande cuore, che sa stare in gruppo come un soldato sempre pronto agli ordini, con la caratteristica che, sia nella sua piena fioritura quando si lascia ammirare nel campo, sia quando, umile, china il capo e lascia i semi, è sempre rivolto verso la "Luce".
Il mio servizio in Parrocchia
Avevi già sentito parlare di me prima d’ora? No? Poco importa. Mi conoscerai subito.
I miei cari, preziosi membri sono volontari/e ultra-
C’è chi offre la sua disponibilità nell’accompagnare qualche anziano, con difficoltà nella deambulazione; altri si prestano a trascorrere qualche ora con ammalati che hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24 e altri ancora si mettono a disposizione per piccole trasferte in auto o per servizi semplici della quotidianità.
La loro caratteristica è la modalità di approccio gioiosa, creativa, generosa, attenta, la capacità di ascolto, di dialogo, di silenzio e di grande rispetto della libertà altrui; di vicinanza nella solitudine e nel dolore di un lutto o di una malattia; di partecipazione alla gioia in occasione di traguardi della vita, quali i compleanni, ai cui festeggiati, i miei volontari si premurano di portare gli auguri a nome della comunità.
Come gruppo ci impegnamo inoltre ad organizzare annualmente per gli anziani di Casa Aranda due divertenti pomeriggi ricreativi: la tombola d’autunno e quella di primavera, appuntamenti molto attesi dagli ospiti e di grande gradimento anche da parte dei volontari medesimi.
Momento culminante dell’anno è per noi la giornata del malato, che coincide con la festa della Madonna di Lourdes (mese di febbraio). In parrocchia ed a Casa Aranda è sempre molto sentita e vissuta come esperienza di conforto nello spirito e numerosi sono coloro che ricevono l’Unzione degli Infermi, durante la celebrazione.
Ciò che spinge i miei volontari a compiere questo servizio, è il desiderio di imitare Gesù nel suo amore e nella sua predilezione per gli ammalati, in modo da continuare a renderlo presente tra noi.
Un servizio svolto con semplicità, che procura tanta gioia; i volontari si accorgono che, una volta stabilito un rapporto di conoscenza e fiducia, le persone visitate li attendono e fanno loro sempre buona accoglienza.
Gli appuntamenti importanti per noi sono: la partecipazione alla Santa Messa quotidiana, alle celebrazioni e alle catechesi parrocchiali che rappresentano il nutrimento spirituale necessario affinché ogni volontario possa portare con consapevolezza e coraggio Gesù dentro di sè durante le sue visite.
Cerchiamo inoltre di partecipare per quanto possibile ai momenti di formazione ed informazione anche al di fuori del nostro ambito.
QUANDO CI TROVIAMO?
Ogni 2° lunedì del mese
alle ore 14.00
all’Angolo d’Incontro
di Giubiasco
E’ un momento in cui siamo aiutati a motivare sempre più profondamente e il nostro servizio alla comunità parrocchiale, stimolati spiritualmente con sapienza e freschezza alla riflessione dal nostro diacono don Giorgio, da don Juan Pablo e da don Angelo, quando gli impegni permettono loro di poter essere presenti.
Il raduno mensile costituisce inoltre un’importante occa-
Un consiglio spassionato?
Se il lasciarti coinvolgere in una missione ricca di umanità e di cuore non ti spaventa,
vieni allora a conoscere da vicino la nostra realtà!
La tua visita, la tua collaborazione e qualsiasi tuo contributo costituiscono per noi un grande regalo.
Ti saremmo inoltre grati se volessi darci una mano anche dall’esterno, informandoci su ammalati o anziani che non conosciamo ancora e che gradirebbero la nostra presenza, oppure dell’eventuale ricovero di tanti nostri parrocchiani in ospedale o in casa anziani, in modo tale da poter portare loro il saluto e il calore della comunità durante le nostre visite.
Tutte queste comunicazioni le puoi trasmettere ad ogni componente del gruppo,
al Diacono o ai Sacerdoti.
Grazie di cuore!